Con il termine di esostosi del condotto uditivo esterno si identifica una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di una neoformazione unica (osteoma) o multipla (esostosi) di tessuto osseo lamellare all’interno del canale uditivo.
È più comunemente indicato come l’orecchio del nuotatore o del surfista. Il nome comune deriva dal fatto che la causa più comune di esostosi è la frequente esposizione della cute del condotto uditivo esterno ad acqua fredda, al vento e al freddo in generale.
L’esostosi avanzata o occludente si manifesta clinicamente con un deficit uditivo e con episodi ricorrenti di dermatite del condotto uditivo esterno legati al ristagno di acqua e desquamazione a monte della stenosi.
Il trattamento chirurgico dell’esostosi è indicato nelle forme avanzate con stenosi sub totale del condotto uditivo e frequenti episodi di otite esterna. L’intervento viene generalmente condotto in anestesia generale; la via di accesso chirurgica è rappresentata dalla via endoaurale mentre la via retroauricolare è indicata solo nei casi avanzati con stenosi serrata. Lo scopo dell’intervento è rappresentato dall’asportazione delle neoformazioni ossee e dal rispetto della cute del condotto uditivo e dell’integrità della MT. Al termine dell’intervento personalmente preferisco tamponare il condotto con due tamponcini tipo Otowick ® e uno stent morbido in silicone.