Da cosa dipende la lacrimazione eccessiva?
La dacriocistite è una infiammazione del sacco lacrimale ed è generalmente causata da una ostruzione del normale drenaggio lacrimale.
Le lacrime vengono prodotte dalla ghiandola lacrimale principale posta nell’angolo supero laterale dell’orbita e dalle ghiandole lacrimali accessorie sparse su tutta la congiuntiva e attraverso le vie di deflusso (puntini lacrimali, canalini, sacco e canale naso lacrimale) raggiungono la cavità nasale. L’ostruzione al deflusso lacrimale è localizzata quasi sempre a livello del sacco lacrimale, il ristagno delle lacrimazione a questo livello genera una infiammazione della mucosa del canale con congestione e restringimento del lume ed accumulo di microrganismi e di detriti cellulari che peggiorano la reazione infiammatoria con erosioni e ulcerazioni dell’epitelio, che con il passare del tempo comportano una reazione fibrotica cicatriziale di una porzione più o meno lunga del dotto naso lacrimale che può estendersi sino al sacco lacrimale.
La sintomatologia iniziale è caratterizzata dall’epifora (stravaso di lacrime dal sacco congiuntivale) e successivamente da complicazioni locali come la formazione di raccolte ascessuali del sacco o dalla formazione di un mucodacriocele.
La diagnosi è prevalentemente clinica e radiologica (Dacrio TC).
La terapia delle dacriocistiti acute è medica e consiste nella somministrazione di una terapia antibiotica a largo spettro sistemica e topica.
Una volta guarito il processo acuto se non si sarà ottenuta la riapertura delle vie lacrimali l’unica terapia possibile sarà quella chirurgica.
Dacriocistorinostomia con tecnica endoscopica endonasale