L’intervento di adenoidectomia o adenotonsillectomia nel bambino deve sempre essere praticato in anestesia generale con intubazione orotracheale. L’intervento chirurgico di tonsillectomia può essere effettuato in regime di one day surgery e l’adenoidectomia in day surgery senza pernottamento. Gli ospedali devono essere dotati di assistenza rianimatoria continuativa 24 ore su 24 e di personale capace di intervenire con tempestività in caso di complicanze. I bambini devono essere ricoverati in ospedali dotati di spazi che rispondano alle esigenze proprie dell’età pediatrica. Se di età inferiore a 3 anni, il ricovero deve avvenire in degenza ordinaria in ospedali dotati di unità di terapia intensiva in grado di assistere pazienti pediatrici.
È normale che dopo l’intervento il bambino abbia:
- mal di gola, mal d’orecchio, mal di collo, soprattutto ingoiando;
- febbre, sino a 38°- 38,5°, da trattare, eventualmente, somministrando paracetamolo (ad es. tachipirina);
- inappetenza.
È normale che le logge tonsillari siano ricoperte da una spessa patina biancastra; non si tratta di una infezione, ma rappresenta la fase iniziale di guarigione delle ferita chirurgica.
Il bambino dovrà rimanere a casa per almeno sette giorni in un ambiente adeguato alla convalescenza e al riposo.
La ripresa dell’alimentazione deve avvenire in maniera graduale:
- durante i primi sette giorni è consigliata una dieta cremosa-liquida e tiepida;
- sono da evitare, in ogni caso, cibi e bevande caldi e/o bollenti: possono facilitare l’insorgenza di una emorragia;
- è da evitare l’uso del ciuccio, del biberon o della cannuccia.
Il dolore nei giorni successivi all’intervento può essere agilmente controllato con l’uso del paracetamolo per via orale.
Alcuni protocolli prevedono l’utilizzo di una terapia antibiotica peri-operatoria come profilassi di infezioni o febbre nel post-operatorio e di cortisonici e.v. intraoperatori per ridurre il dolore e il vomito nel postoperatorio.