Esistono diverse forme di rinosinusite così di seguito classificate:
- rinosinusite acuta, caratterizzata da sintomi persistenti per più di 10 giorni ma per meno di 30 giorni;
- rinosinusite subacuta batterica, caratterizzata da sintomi persistenti per più di 30 giorni ma per meno di 90 giorni;
- rinosinusite cronica, caratterizzata da sintomi persistenti per più di 90 giorni;
- rinosinusite acuta ricorrente, definita da almeno tre episodi in 6 mesi o almeno quattro episodi all’anno di rinosinusite acuta, separati l’uno dall’altro da periodi di almeno 10 giorni nei quali il paziente è totalmente asintomatico.
La rinosinusite acuta nel bambino è da annoverare tra uno dei 6 – 7 episodi all’anno di infezione (VIRALE) delle vie aeree superiori.
I sintomi più comuni sono la secrezione nasale, la congestione nasale, la presenza di muco in rinofaringe, la tosse, l’iposmia (riduzione dell’olfatto), faringite, febbre e cefalea. Essa rappresenta in genere una forma autolimitante a risoluzione spontanea.
La terapia medica della rinosinusite acuta è volta a liberare le cavità nasali dalla secrezione mucosa con spray nasali a base di soluzione fisiologica o salina iso o leggermente ipertonica. L’uso dei decongestionanti nasali non cortisonici è da evitare nel bambino sotto i 12 anni.
L’evoluzione verso una sovrainfezione batterica o verso forme di rinosinusite acuta ricorrente o cronica sarebbe legata a diversi fattori di seguito elencati:
- Condizioni legate al bambino: allergia respiratoria, deficit immunitari locali, ipertrofia adenoidea e tonsillare, presenza di reflusso gastroesofageo e condizioni anatomiche nasali predisponenti.
- Infezioni virali più aggressive come da virus influenzale e adenovirus o eziologia batterica.
- Condizioni ambientali sfavorevoli come l’esposizione al fumo passivo, l’inquinamento ambientale e la frequentazione di asilo nido o day-care.
Quando è opportuno utilizzare la terapia antibiotica?
Nella rinosinusite acuta con persistenza dei segni clinici > 10 gg o peggioramento della sintomatologia dopo 5 – 7 gg.
Presenza di dolore facciale unilaterale o dolore all’arcata dentaria superiore, tosse, rinorrea densa, edema palpebrale e febbre.
È sicuramente utile praticare terapia antibiotica nei soggetti con concomitante asma, bronchite o otite e nelle forme di rinosinusite cronica con esacerbazioni.